Diventa Attivista !

Iscriviti per diventare attivista e partecipare con noi al cambiamento! Fallo ora !

Euro il grande inganno?

Euro il grande inganno? evento pubblico a casamassima con l'esperto italiano di MMT Modern Money Theory

Inquinamento a Lama San Giorgio

Foto e lettera al sindaco Birardi circa la questione dello sversamento di liquami in Lama San Giorgio

La scuola è di tutti

Articolo che fa riferimento al gruppo aperto su Facebook inerente il dialogo con i genitori per temi riguardanti gli ultimi avvenimenti delle scuole di Casamassima. Problemi strutturali ai limiti dell'agibilità.

M5S incontra i cittadini

Banchetto informativo a Covent Garden per essere sempre vicini ai cittadini.

Cerca nel blog

lunedì 23 dicembre 2013

E' solo l'inizio

Il discorso sulla fiducia di Alessandro Di Battista
Guarda il video integrale

ale-diba-640x365.jpg
Per nulla al mondo daremo la fiducia a questo governo ma non per le sue indecenze, per le tasse aumentate, per la guerra che continuate a combattere in Afghanistan, per aver acquistato cacciabombardieri quando i cittadini fuori da questo palazzo, che sembra Versailles, muoiono di fame, per aver continuato a leccare i piedi all'Europa e alla banche... no non è questo, non è più soltanto questo. Abbiamo scoperto che non siete voi quelli che contano davvero. Che non siete voi quella casta dall'intelligenza sopraffina e dal potere immenso che credevamo di incontrare una volta entrati nelle istituzioni. Non siete voi a decidere, voi siete mediocri esecutori di ordini altrui. E non parlo degli ordini del Presidente Napolitano, un Presidente che voi avete eletto per la seconda volta, mai successo nella storia della Repubblica, un Presidente entrato in Parlamento che Stalin era ancora vivo, un presidente che era ministro degli interni quando venivano occultate le confessioni del camorrista Schiavone sulla Terra dei Fuochi, confessioni che il M5S ha fatto desecretare per salvare in Campania la vita a 4 milioni di cittadini avvelenati dai rifiuti tossici e dalle menzogne dei partiti!

No, parlo di poteri diversi che stanno dietro il governo e dietro allo stesso PD, parlo della casta vera, dei funzionari, dei burocrati e dei lobbisti che determinano le scelte dei partiti e dei ministri.
Pensavamo che la pressione esercitata dalla lobby Ligresti sul Ministro Cancellieri o quella dell'ENI su Alfano riguardo al caso Shalabayeva fossero scandali assoluti. No, è la prassi. In questi giorni il M5S ha scoperto e denunciato, perché in Italia ci sono cittadini come noi che detestano l'omertà, l'infestazione di questo palazzo, Tempio della legge o casa della buona politica come ama definirla la Presidente, da parte di mercanti venuti a piazzare markette per conto dei veri padroni dei partiti.
Nel PD non comandano i D'Alema, i Bersani, i Renzi o i Franceschini, questi personaggi sono gregari, sottoposti, subordinati. Oggi il PD lo comanda l'Ingegner De Benedetti che, per risolvere i guai delle proprie aziende esattamente come fece Berlusconi nel 94' scende in politica muovendo i fili di Renzi. Il PD dopo aver salvato le aziende di berlusconi prova a fare lo stesso con quelle di De Benedetti. Ingegnere, si faccia eleggere, faccia le primarie e venga qui dentro, non mandi i suoi lobbisti o i sindaci assenteisti!
Il PD e' in evidente stato confusionale, e lo credo bene, ha eletto un segretario che dopo essere stato ad Arcore va, regolarmente, negli uffici di De Benedetti a ritirare il compitino. Siete in totale disordine mentale. Approvate una legge contro i comuni che combattono il gioco d'azzardo e poi dite che è una porcata e la ritirate, inserite in questo decreto, il Salva Roma, una norma per privatizzare i servizi tra cui l'acqua e poi tornate indietro, votate l'emendamento Fraccaro del M5S che combatte lo strapotere dei palazzinari e poi provate, di nascosto, a cancellarlo in ogni modo. È dall'inizio della legislatura che il M5S combatte in Parlamento per cancellare lo scandalo degli affitti d'oro dei palazzi del potere. Come Palazzo Marini, che Luciano Violante, presidente della Camera, ha affittato nel 1997 al prezzo di 26 milioni di euro l'anno sottoscrivendo dei contratti senza clausola di recesso con il gentelmen romano, suo compagno di affarucci, Scarpellini. Meglio noto come "er cavallaro". Ad oggi Palazzo Marini è costato ai cittadini 444 milioni di euro. Uno spreco vergognoso. Dopo 15 anni siamo riusciti dove tutti avevano fallito o avevano finto di provarci. Lo Stato con questa nostra proposta potrebbe risparmiare 12 miliardi. Ma il Pd ha provato a farla saltare due volte. Come sempre queste porcate la casta le fa sotto le feste di Natale o a Ferragosto. Quando vi abbiamo scoperti siete tornati sui vostri passi con la coda tra le gambe. Ora vi avvisiamo, o sistemate questa indecenza e riapprovate questa norma del M5S o comprate cotechino e lenticchie perché vi facciamo passare il capodanno qua dentro!
A questo ci avete costretto. Quando otteniamo dei risultati è solo calcando la mano, mai perché anche a voi interessa davvero il bene collettivo. Vi diciamo o passa il taglio alle auto blu o facciamo ostruzionismo, o combattiamo i palazzinari o passate Natale in aula, o la smettete di violentare la costituzione, voi ciurma di nominati entrati con un premio di maggioranza anticostituzionale, o noi cittadini occupiamo il tetto della Camera! Solo cosi' riusciamo ad ottenere dei risultati per i cittadini.
Ma alla luce di tutto questo, dei De Benedetti, dei lobbisti colti in fragrante mentre la Presidente accompagnava alti prelati a passeggio per i corridoi di Montecitorio e magari tesseva le lodi di Francesco, del Santo o del Papa, uomini che avrebbero provato ribrezzo nel vedere come mercanteggiavate qui a Palazzo durante l'approvazione della legge di stabilità, beh alla luce di tutto questo, delle norme che escono dalla una porta e rientrano di notte dalla finestre a vostra insaputa grazie, appunto, al lavoro sporco di burocrati senza nome, alla luce di tutto questo voi colleghi della maggioranza siete sicuri di sapere sempre cosa state votando? E poi avete l'insolenza di accusare il M5S di essere comandato dall'alto... senti chi parla!
La verità, e sono felice di avere la libertà e il provilegio di dirlo in aula, è che chi ha finanziato le vostre campagne elettorali vi chiede sempre qualcosa in cambio. Hey, Onorevole, complimenti per l'elezione... ora ricordati di me, ho dato 100.000 euro al partito non lo scordare. Noi possiamo anche sbagliare, tutti sbagliano anche se aspettiamo ancora che un giornalista critichi una nostra proposta di legge, un nostro emendamento, un NOSTRO VOTO, ma comunque siamo liberi. Non abbiamo alcun desiderio di fare carriere politiche, non abbiamo investito migliaia di euro in campagne elettorali, non pensiamo che la politica sia un lavoro è servizio civile da fare durante un tempo limitato della nostra vita per poi tornare al proprio lavoro come tutti gli altri cittadini. E poi non ci interessano i soldi, per questo ci siamo tagliati i nostri stipendi e stiamo versando milioni di euro in un fondo per sostenere le piccole imprese italiane. Fatelo anche voi, copiateci, ricalcateci, scimmiottateci, prendetevi i meriti se volete, ma fate altrimenti il vostro immobilismo vi farà evaporare!
I cittadini nelle istituzioni, noi del M5S siamo entrati 8 mesi fa, 8 mesi, nessuno di noi era mai stato eletto, non dico alla Camera, ma in nessun consiglio comunale italiano. Ci chiamavano gli inesperti ma abbiamo dato, avendo tutti quanti contro, lezioni di etica, di coerenza e spesso anche di stratega politica.
Abbiamo tutti quanti contro, il Presidente della Repubblica che ci manca di rispetto, Letta che nei suoi discorsi in Parlamento al posto di parlarci delle sue idee attacca il M5S, abbiamo contro la mafia, la massoneria, gran parte del sistema mediatico, un'industria della menzogna tenuta in piedi dai soldi dello Stato, pensate noi cittadini paghiamo molti giornalisti per mentirci, abbiamo contro tutti i partiti, dalla cosiddetta sinistra con il portafogli a destra a Forza Italia che qualcuno vuole far credere che abbia qualcosa a che fare con noi. Speranza del PD usa queste frottole, si dimentica Speranza che governa con Alfano, un emissario di berlusconi all'interno della maggioranza. Speranza si occupasse di smentire la denuncia che abbiamo riguardo al lobbista che gli impone la modifica delle sue proposte, non l'ha ancora fatto ne lui ne il lobbista. O smentisce portando prove o si dimettesse, il Parlamento tanto non si accorgerebbe della sua assenza. Abbiamo contro i vertici dei sindacati, quei sindacati che si sono genuflessi davanti al potere i cui segretari, dalla Polverini a Cofferati passando per Epifani fanno tutti, casualmente, carriere politiche. Abbiamo contro l'europa che ci definisce populisti perché prima di dare si soldi alla Banca Centrale Europea e rispettare accordi presi all'insaputa dei cittadini vogliamo dare un lavoro, una casa e un futuro al popolo in difficoltà.
Contro tutto e tutti e in 8 mesi abbiamo:
fatto decadere l'ex Senatore Berlusconi grazie al voto palese al Senato, con il voto segreto sapete tutti che Berlusconi si sarebbe comprato qualcuno di voi come sempre ha fatto!
Abbiamo salvato la costituzione dallo scempio della deroga all'art 138,
abbiamo rifiutato i rimborsi elettorali mentre voi parlate di leggi, leggine, leggette. Ridate ai soldi ai cittadini, vendete le vostre proprietà e ridateci i 2,7 miliardi di euro che vi siete intascati, FUORI la grana!
Grazie al nostro Presidente Fico abbiamo scoperto i favori che la RAI fa a Comunione e Liberazione e abbiamo cancellato un contratto da 700.000 euro
Abbiamo smascherato le vostre leggi truffa sulle false abolizioni delle province e del finanziamento ai partiti;
abbiamo, in questa settimana, salvato i comuni che vogliono combattere le slot machine;
abbiamo, in questa settimana, salvato il referendum sull'acqua pubblica dai vostri indecenti tentativi di privatizzare;
abbiamo rinunciato a tutti i nostri privilegi, non abbiamo un'auto blu anzi ve le stiamo togliendo una ad una;
abbiamo fatto approvare una legge che inserisce i reati ambientali nel codice penale. Voi neppure l'avevate pensata durante la discussione delle mozioni sulla Terra dei Fuochi.
Abbiamo in 8 mesi abbattuto Bersani e Monti, responsabili quanto Berlusconi delle tragedie che vive il popolo italiano.
Abbiamo dimostrato che la politica si può fare senza i soldi dei cittadini mentre a voi interessano solo quelli. La vita è molto altro, che pensate, che il denaro ve lo potrete portare anche all'altro mondo? Le casse da morto con le casseforti incorporate non le hanno ancora inventate grazie a Dio.
Abbiamo dimostrato che la coerenza è un valore e che l'onestà è una virtu'.
Ed è sull'onestà che il M5S intende costruire una nuova Italia, ed è possibile, la vittoria è dietro l'angolo ma possiamo farcela a patto che tutti i cittadini facciano la loro parte. Mi rivolgo a tutti i cittadini, noi parlamentari, vostri dipendenti del M5S da soli non ce la facciamo! E' impossibile. Abbiamo a che fare con poteri forti, molto forti, con uno Stato incancrenito dal malaffare e dall'ipocrisia dilagante. C'è bisogno di tutti voi ma ce la possiamo fare. Però svegliamoci, gli illusionisti sono colpevoli, ma chi si lascia illudere è altrettanto responsabile. Il tempo della delega, dei salvatori della Patria pompati dalle televisioni, il tempo del "vediamo se con lui cambia qualcosa" è FINITO! Nessuno ci salverà a parte noi stessi. Ma ce la faremo, siamo entrati con il TUTTI a casa, ora è già vecchio, abbiamo dimostrato di saper smascherare le indecenze del governo, non sapete quanto tempo passiamo a leggere e rileggere fino all'ultima riga i decreti che arrivano. Ci siamo formati, anche se sono passati solo 8 mesi, abbiamo già acquisito l'esperienza per governare questo Paese ridotto in macerie e rilanciare un nuovo rinascimento che farà diventare l'Italia la nazione più bella del mondo

sabato 7 dicembre 2013

delibera n.151 del 12/11/2013

Alla Giunta Comunale
Al sindaco di Casamassima dr. D. Birardi
Al responsabile servizio tecnico arch. D. Capacchione
All'assessore all'Ambiente avv. Bovino

Il MoVimento Cinque Stelle Casamassima
cittadini e attivisti

Preso atto della deliberazione di giunta in oggetto n.151 del 12/11/2013 con la quale si approva il progetto di potenziamento della raccolta integrata dei rifiuti urbani e se ne chiede il finanziamento di €101.328,68,
http://comune.casamassima.ba.it/albo-online/delibere-di-giunta/6097-delibera-di-giunta-n-151-del-12-11-2013.html

rifiuti stazione differenziataPreso atto delle spiegazioni e chiarimenti conferiti dall'architetto Capacchione al locale giornale 'La Voce del Paese', in cui descrive in maniera particolareggiata la stazione di rifiuti prevista in zona Covent Garden, vedi qui il link:
http://www.casamassimaweb.it/attualita/2969-covent-garden-capacchione-nessun-allarme-rifiuti-.html


Considerato che detta isola ecologica (un prefabbricato in carpenteria metallica adibito a contenitore di cassonetti per rifiuti differenziati, monoblocco, collocabile a terra senza opere di fondazione, dimensioni circa 30 mq per 2/3 di altezza, in realtà solo un grosso container pieno di bidoni) tende ad apparire un 'ecomostriciattolo' invadente,

Sentite le proteste e la ribellione dei cittadini residenti in zona,

Visto che la raccolta differenziata porta a porta risulta essere l'unico metodo che consegue significative percentuali di riciclo dei materiali,

Considerato gli elevatissimi costi di realizzazione (€101.328,68) e soprattutto di gestione del progetto,

In nome dei cittadini, dei contribuenti e delle famiglie di Casamassima, in particolare dei residenti del Covent Garden

Chiediamo

• Di rigettare e disconoscere la delibera in oggetto
• Stralciare il progetto di potenziamento della raccolta integrata dei rifiuti urbani così come presentato alla stampa dal responsabile servizio tecnico arch. Capacchione,
• Rinunciare alla richiesta di finanziamento dell'opera per €101.328,68, che in ogni caso graverebbe sulle tasche dei  contribuenti, già abbondantemente vessati,
• Aderire il prima possibile formalmente e sostanzialmente alla 'Strategia Rifiuti Zero'.

Ci permettiamo inoltre di ricordare che a luglio, in una riunione di ARO BA5, alla quale partecipavano anche i comitati locali, tra cui Casamassima verso Rifiuti Zero, l’architetto Capacchione, dirigente dell’Uff. tecnico e l’Assessore Bovino, avevano individuato un'area per realizzare una piattaforma per la raccolta differenziata RAEE.

Chiediamo al sindaco, alla giunta intera e al responsabile servizio tecnico arch. Capacchione di non farsi protagonisti di un altro clamoroso esempio di spreco di denaro pubblico.

Ci auguriamo che vogliate prendere in seria considerazione le nostre parole.
Saremo lieti di scorgere un vostro passo indietro riguardo a questo nefasto progetto.

A riveder le stelle

MoVimento Cinque Stelle Casamassima
Cittadini e attivisti

giovedì 5 dicembre 2013

Appuntamento



Prendi nota:

Riunione dei simpatizzanti e degli attivisti 

sabato 7 dicembre h.16,00
via Roma, piazzetta antistante Monacelle


Programmazione attività dicembre e gennaio

a riveder le stelle

sabato 23 novembre 2013

Se non del tutto giusto, quasi niente sbagliato

Le domande rivolte da Vito Cassano solcano con evidenza la distanza siderale (si parla pur sempre di stelle) che ci separa. Riconosco la sua libertà e onestà intellettuale, soprattutto il desiderio di capire a fondo la realtà. Per questo rispondo con piacere e con rispetto quasi filiale. Innanzitutto cinque anni fa il m5s non esisteva. E i cittadini, tra cui io ed il mio amico Amoruso e tutti gli altri attivisti e simpatizzanti, utilizzando il voto di 'delega', si affidavano con mal ripagata fiducia a maldestri (a voler dir bene) candidati di partito. Oggi siamo consapevoli che non è più possibile delegare. I cittadini devono studiare, informarsi e controllare, per ritornare ad essere attori protagonisti. I partiti hanno distrutto la stato sociale, umiliato la Costituzione, offeso la memoria della Resistenza, sono organizzazioni verticiste marce e malate, che niente hanno da spartire con il concetto di Bene Comune. Riguardo alla delibera n.29, nella quale il Consiglio rigetta in maniera assoluta ed indiscutibile ogni ipotesi di costruire sul territorio di Casamassima la stazione elettrica, apprezziamo lo scatto d'orgoglio di questa amministrazione intorpidita (stordita forse dalla puzza dei cassonetti o dai calcinacci delle scuole o dal work-in-progress dei centri commerciali oppure dai conti di bilancio, o forse dalle troppe buche stradali o inebriata dalle sagre paesane... vabbù, un motivo ci sarà) possiamo solo sottolineare il 'leggero' ritardo nel prendere questa decisione. Sono trascorsi QUATTRO anni dalla presentazione del progetto... e non sono ancora iniziati i lavori, per fortuna. Del resto, perché il Consiglio non ha voluto esprimersi in toni così risoluti quando fu interpellato nel 2009? Perché il Consiglio non chiese pareri ai cittadini? Preferì non esprimersi (chi tace, acconsente?!?!?) e nascondere la polvere sotto il tappeto. In fondo i nostri politicanti sono abituati a occultare e rimandare, non decidere. Alcuni di quegli irresponsabili superficiali occultatori siedono ancora oggi e sederanno domani gli scranni del nostro Comune. Angosciante mediocrità. Le infrastrutture sono certamente necessarie allo sviluppo della comunità, che banalità. Ma Cassano a quale sviluppo si riferisce? A quali infrastrutture? Dovremmo contrattare (o elemosinare) infrastrutture che sono state individuate? da chi? Quali? L'amministrazione attuale e le precedenti non hanno nessuna cura delle strutture esistenti, né progetti per il futuro. È tutto abbandonato, logoro e decadente. Un campetto da calcio inutilizzabile, il palestrone e le scuole fatiscenti, strade danneggiate, verde pubblico inesistente, il vecchio ospedale quasi inutilizzato. Quali infrastrutture sogna o abbisogna la nostra comunità? Quali ci propone l'amministrazione? Dimenticavo, ci sarebbe pronta una scuola nuova di zecca, ma siamo incapaci di aprirla. Dimenticavo il depuratore pronto, ma forse preferiamo tenerci la merda. Non si può sorvolare su Lama San Giorgio, abbandonata a se stessa. Non si tratta di infrastruttura, ma come vogliamo considerare la tutela e la valorizzazione delle risorse storiche e naturali? Oggi c'è qualche barlume di speranza per l'istituzione del Parco regionale. Ma c'è già chi rivendica interessi ed attenzioni come mai in precedenza, anzi specula su lavori di ambientalisti, associazioni e comitati che immemori ne seguono le vicissitudini, individuando e proponendo le possibili soluzioni. Cosa andremo a chiedere all'Enel? quali infrastrutture? Cosa vogliamo? In realtà abbiamo bisogno di servizi efficienti e funzionanti per i nostri bambini, per i nostri anziani, per gli studenti e per le giovani famiglie. A chi bisogna rivolgersi? Chi se ne occupa? La politica non ha mai aperto un confronto con i cittadini per stabilire la priorità delle opere a cui metter mano. Oppure ci sarà presto un Consiglio monotematico 'cosa farò da grande?' In quale giardino costruire stazione? Non sarà e non può essere nostra l'ultima parola, ma della comunità. Noi siamo convinti che non debba essere costruita nessuna stazione in nessun giardino. Non solo per l'inquinamento da elettrosmog che inevitabilmente sarà prodotto. Siamo contrari perché riteniamo sbagliata tutta l'impostazione. Cerchiamo di capirci qualcosa...mettendo in ordine qualche fatto. Una serie di leggi e decreti, per tutelare l'approvvigionamento energetico nazionale, a partire dal 2003/2004, scioglie vincoli paesaggistici, semplifica procedure burocratiche, abbassa o rimuove limiti di emissioni inquinanti. In pratica, con la scusa di evitare eventuali shock energetici (come il black-out nel 2003 durato diverse ore), si decide di connettere la rete elettrica italiana a numerose centrali europee. E per accelerare questo processo si accettano anche iniziative di società private. La rete è ritenuta strategica per la Nazione, ma saranno i privati a costruirla (Merchant line). Il privato anticipa l'investimento e poi lo Stato tramite Enel e Terna pagherà per l'utilizzo. In sostanza l'Enel è libera di importare tutta l'energia che vuole, ed il governo può serenamente mandare alle ortiche i progetti di sviluppo delle fonti rinnovabili (solare, eolico, geotermico, biogas e così via). Perché? Semplicemente perché l'Enel, pur essendo a partecipazione statale, ottiene maggiori utili acquistando energia a basso costo (da centrali nucleari o a carbone e dagli inceneritori) e rivendendola a prezzi molto più alti. Ecco perché il comparto delle rinnovabili viene accantonato gradatamente, pur essendo fonte di occupazione, sviluppo ed indipendenza energetica. D'altro canto è risaputo quanto all' Enel apprezzino l'energia a buon mercato prodotta da fonti fossili, come il carbone altamente inquinante, tanto da spingere Greenpeace ad opporsi con ogni mezzo di protesta a questa cattiva 'abitudine'. Questo è il quadro generale. Nel 2006 Enel firma un accordo di investimento con l'Albania: 2,5 miliardi di euro per costruire a Porto Romano una centrale a carbone, guarda caso in contemporanea con la pesante sentenza di condanna per i danni e le morti da inquinamento provocate a Porto Tolle, vicino Rovigo. Enel, anziché bonificare ed ammodernare l'impianto italiano, preferisce investire in Albania, in una città altamente degradata dalle raffinerie, dalle concerie, dall'industria chimica e dai depositi di carburante in pieno centro abitato, su un territorio dove a comandare e gestire sono losche organizzazioni (un po' come in Italia). A tutto questo aggiungete pure che la nostra regione Puglia è praticamente fuori dal rischio di black-out, grazie ai numerosi impianti eolici e fotovoltaici, che producono energia proprio nel momento di maggior fabbisogno e consumo, rendendo inutile la connessione ad una centrale situata più di 200 km oltremare. Quanto all'azione degli organi istituzionali, crediamo sia importante distinguere due atteggiamenti. Da un lato l'amministrazione Comunale, che in un primo momento ha cercato di insabbiare tutto, sperando che la faccenda cadesse nel dimenticatoio (ma non è chiaro chi dovesse dimenticare, se Terna o il popolo). Poi, giunta la resa dei conti, cerca di salvare la faccia, scaricando le responsabilità a qualche altra entità. Oggi si insegue la speranza di riuscire a presentare un ricorso, sempre che ci siano i tempi, sempre che ci sia qualche errore nelle procedure, sempre che sia presentato. Dovrebbero fare come i tirolesi, ossia prendersi a calci in culo a vicenda, da soli. Dall'altro lato abbiamo sentito la assessora Barbanente. La sua posizione, riassumendo, è di garantire la correttezza delle procedure. Parliamone, ma a giochi fatti. A lei, al suo ufficio, non interessa questo progetto. Non si straccerà mica le vesti, riferisce. A lei non interessa da dove parte, né dove arriva. Se ci sono delle falle nel progetto, si può fare ricorso. Se tutto è rispettoso della legge, però, che si realizzi. Magari un po' più in là. In una sola parola, BUROCRATI. O passacarte. In fondo, qui non si è defilato nessuno.

venerdì 15 novembre 2013

Lavorare per vivere e non vivere per lavorare - di Angelo Consoli

Il Passaparola di Angelo Consoli, Direttore dell'Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin
lavorare_per_vivere.jpg
"In relazione ai punti di riferimento mondiali delle strategie economiche del M5S, va precisato che le idee espresse da economisti neo-Keynesianicome Stiglitz e Krugman sono molto interessanti perché sottolineano come le cure neo liberiste per il problema del debito sovrano siano non solo ingiuste, ma anche sbagliate perché mortificano le risorse e i talenti dell’Europa (il suo capitale umano, fisico e naturale), privilegiando gli interessi di gruppi finanziari a cui sono asserviti gli interessi dei cittadini, e determinano la svendita del patrimonio pubblico e dei beni comuni delle nazioni.
È interessante come Stiglitz sottolinei che "denunciare questo enorme spreco di risorse non può essere demagogia o populismo", e che l'Europa deve ritrovare una coerenza e una visione comune perchè non può "continuare a prestare soldi alle banche per salvare gli Stati e agli Stati per salvare le banche".
Paul Krugman è estremamente chiaro nel denunciare la inattendibilità dell'affidabilità di Paesi sovrani sui criteri delle agenzie di rating, che sono contraddittori e usati opportunisticamente per alimentare la speculazione. Non si capisce perché se la spesa sociale è il problema, i Paesi scandinavi, che hanno la spesa sociale più elevata del mondo, hanno tutti la tripla A, e se il problema è il debito, i Paesi più indebitati del mondo (Giappone e USA) godono di valutazioni elevate? Forte è il sospetto, ci ricorda Krugman, del conflitto di interessi, perché chi emette titoli speculativi contro i Paesi indebitati fa parte degli stessi gruppi delle agenzie che emettono le valutazioni, e perciò quei titoli possono farli salire o scendere con valutazioni interessate.
In questa situazione, ricorda sempre Stiglitz, "l’Unione monetaria ed economica dell’UE è stata concepita come uno strumento per arrivare ad un fine, non un fine in sé stesso. L’elettorato europeo sembra aver capito che, con le attuali disposizioni, l’euro sta mettendo a rischio gli stessi scopi per cui è stato in teoria creato".
Anche Jean-Paul Fitoussi concorda che l'Europa abbia preso un "colossale abbaglio" concentrandosi sulle finanze pubbliche e trascurando il problema urgente dell'impoverimento della gente con la disoccupazione che dilaga. Non si può non condividere la sua idea che "il rigore imposto dai tedeschi e l'austerity difesa da tutti i leader europei non sono serviti ad arginare la crisi, anzi, sembra abbiano peggiorato la situazione", e che "occorre rivedere dalle fondamenta la costruzione dell'euro, modificandone le basi ideologiche, e dando una scossa alla macchina europea". In altre parole, economia subordinata ai cittadini e non viceversa.
Condivisibile anche il rifiuto dell'ideologia secondo cui per preservare il potenziale di crescita economica va accettata una maggiore precarietà, in una logica mercantilistica in cui la finanza e i mercati si sostituiscono alla democrazia, fenomeno che Fitoussi chiama “l’impotenza della politica”, suggerendo di "restituire alla democrazia quel vigore che mai avrebbe dovuto perdere". Resta da vedere se tutto possa risolversi con "una banca centrale vera, eurobond, vigilanza bancaria unificata" come sembra suggerire Fitoussi, che ammette che bisogna inventare un nuovo futuro per individuare "compensazioni" fra soggetti vincitori e soggetti perdenti della globalizzazione e per questo è necessario chiamare "tutti i cittadini a discuterne apertamente sulla pubblica piazza".
Se queste visioni sono condivisibili, sul piano delle soluzioni concrete il nostro punto di riferimento rimane Jeremy Rifkin, secondo il quale "i regimi energetici determinano la forma e la natura delle civiltà: come sono organizzate, come vengono distribuiti i proventi della produzione e dello scambio, come viene esercitato il potere politico, e condotte le relazioni sociali." In altre parole, la crisi che siamo vivendo è la crisi della società creata dalla seconda rivoluzione industriale, basata sul petrolio e sulle fonti energetiche concentrate, che hanno creato una società altrettanto concentrata con ricchezza e potere nelle mani di una élite mondiale che condiziona tutte le scelte e la vita di tutti i cittadini. Questo modello ha prodotto ingiustizia sociale e danni ambientali che sono sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto ha ormai raggiunto i limiti della propria entropia. In altre parole è diventato inefficiente.
Buttiamo via tonnellate di cibo ogni giorno mentre un bambino muore ogni tre secondi di malnutrizione; sprechiamo milioni di tonnellate d'acqua potabile per riscaldare le nostre case con i fossili o raffreddare le centrali nucleari e termoelettriche, consumiamo una bibita in 20 secondi per lasciare una bottiglietta di plastica nell'ambiente per 5 secoli, compriamo zucchine o grano cinesi per risparmiare, facendo morire l'agricoltura di qualità locale; immettiamo gas a effetto serra nell'atmosfera con conseguenze catastrofiche sul clima e anche sull'economia (il rapporto Stern del 2006 prevede una perdita fino al 20% del PIL mondiale).
Quando una cosa non funziona più si cambia.
Rifkin suggerisce una transizione dal ciclo fossile al ciclo solare, verso modelli energetici ispirati alle immutabili leggi della termodinamica solare e basati sulle tecnologie di terza rivoluzione industriale a bassa intensità finanziaria e alta intensità di lavoro. Questo permette di redistribuire la ricchezza dalla grande speculazione finanziaria (PIL concentrato) ai salari di milioni di lavoratori (PIL distribuito). Questa infrastruttura, che è l' "internet dell'energia", si basa su cinque pilastri (rinnovabili, idrogeno, smart grid, costruzioni a zero emissioni, trasporti a zero emissioni) per introdurre i quali bisogna far lavorare un sacco di gente. Sono posti di lavoro qualificati e legati al territorio, non soggetti al ricatto occupazionale della delocalizzazione. E soprattutto sono posti di lavoro che forniscono un redditto adeguato senza distruggere la vita sociale dell'uomo, per sua natura "animale empatico" che lasciano il tempo di occuparsi della vita personale, degli affetti, delle relazioni umane.
Perché si lavora per vivere, e non si vive per lavorare, e questo è un altro pilastro della visione di Rifkin, espresso nel libro "La fine del lavoro", che ridefinisce il concetto di lavoro davanti all'esaurirsi progressivo del lavoro nelle fabbriche (sostituito dall'automazione), e indica un futuro in cui i beni verranno prodotti dalle macchine mentre il lavoro dell'uomo sarà esclusivamente rivolto ai servizi verso l'altro uomo, conferendo dignità a lavori che oggi vengono considerati "volontariato" o "lavori socialmente utili" (cura dei bambini, assistenza a anziani e invalidi, valorizzazione del patrimonio culturale, servizi energetici integrati avanzati, educazione e istruzione, ricerca e sviluppo).
Questa è l'idea del futuro dell'Italia e dell'Europa. Il "Sogno Europeo" di cui scriveva Rifkin qualche anno fa per il momento è diventato un incubo. Questa idea non è compatibile con nessuna delle forze politiche tradizionali rassegnate a fare dell'Italia un hub del gas e delle trivellazioni petrolifere, che penalizza l'industria del solare e della green economy distribuita sul territorio imponendo assurde procedure burocratiche e regole instabili e mutevoli, che brucia risorse chiamandole "rifiuti", che favorisce le speculazioni finanziarie sulle derrate alimentari come sui derivati, praticate da tutte le banche con la complicità della politica, invece che obbligare le banche italiane a investire nel talento locale, nell'efficienza energetica e nelle tecnologie solari che garantiscono un ritorno rapido degli investimenti. Una politica che si rassegna a vendere al miglior offerente la nostra intelligenza, facendo emigrare i talenti o invogliando le multinazionali a investimenti in Italia che alla fine convengono solo a loro, promettendo forza lavoro qualificata "flessibile" (cioè precaria) e svendendo loro i nostri beni comuni.
Dobbiamo ripartire dalla valorizzazione dell'essere umano e dalla biosfera che ci ospita promuovendo sul territorio modelli economici che vadano verso una riduzione graduale dell'entropia.
Pratiche commerciali a rifiuti zero, pratiche energetiche e industriali a emissioni zero e pratiche alimentari a chilometro zero, secondo il modello del manifesto Territorio Zero che mette in sinergia le visioni di Jeremy Rifkin, Paul Connett e Carlo Petrini, possono rapidamente creare sviluppo e occupazione e nuovi contratti per le piccole e medie imprese locali legate al territorio, che praticano standard di profitto accettabili e etici, senza pratiche corruttive, anticipando la terza rivoluzione industriale e diventando leder mondiali. Si può fare!" Angelo Consoli, Direttore dell'Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin, Fondatore e Presidente del CETRI-TIRES

sabato 9 novembre 2013

Il silenzio dei consenzienti


C'è aria di rassegnazione in giro. In fondo tutto è stato già deciso. Si tratta di un'opera di pubblica utilità... La faranno lontano dal centro abitato... Anche i telefonini fanno male... Abbiamo bisogno di energia elettrica... Sarà utile all'economia... E poi la Lama, è già una discarica... Non possiamo farci nulla... Avremo opere di compensazione... Questo è il tenore dei commenti che capita di sentire. Un malato terminale che attende la sua ora. Dall'altra parte si agitano assessori e consiglieri di ogni colore. Chi cerca appoggio nei cittadini, invitandoli alla mobilitazione, chi inveisce contro un diabolico colpevole, elargendo sermoni degni del miglior Cetto Laqualunque, chi si organizza per capire, spiegare, incontrare, invitare, magari anche convincere, chi 'io non c'ero, e se c'ero dormivo', ed infine c'è chi dice 'perché no?' Come al solito, per i comuni cittadini, capire cosa succede e come sono andati i fatti, diviene impresa ardua, soprattutto quando c'è da portare avanti posizioni di partito o, peggio, nascondere responsabilità o distrazioni...

 Permetteteci a questo punto qualche piccola considerazione. È iniziata in questi giorni la discussione riguardo l'opportunità di questa famigerata stazione elettrica, quando ormai, scaduti tutti i termini per opporsi, il decreto del ministero è stato emanato. Una piccola domanda ai nostri politici: vi siete svegliati? Che tempismo! Nasce un sospetto (legittimo?), che speriamo sia presto sgombrato. Siamo sicuri che i nostri amministratori siano così contrari a quest'opera? In fondo, chi era all'opposizione nel luglio 2009 ha fatto sonni tranquilli fino ad oggi. Non si riesce a comprendere come i consiglieri dell'attuale maggioranza, intelligenti, preparati e combattivi, abbiano potuto farsi sfuggire un argomento così forte per colpire il 'nemico' De Tommaso. Farlo oggi mi sembra quasi vilipendio... Anche l'attuale sindaco, che siede tra i banchi del Consiglio da oltre vent'anni, si è fatto passar sotto il naso decisioni così imponenti? Tanti anni di 'opposizione dura e senza sconti' buttati via dietro un palo della luce. Ce la vogliamo bere? Gira voce che la centrale sarà costruita nei pressi delle terre di qualche consigliere. È anomalo... Mi costruiscono un ecomostro in giardino mentre io, beato mi preoccupo di fontanine parcheggi e conticini. Dalla vecchia maggioranza (attuale opposizione) non si è levata una sola voce contraria, per cui mi sembra evidente (qualcuno direbbe 'si evince') il parere favorevole alla centrale.

Ogni opinione è legittima, per carità, soprattutto se chiara e motivata. Basta saperlo. Crediamo che tutte queste conferenze improvvisate siano solo teatrini ipocriti per intrattenere il popolo delle sezioni, circoli e partiti. Così, giusto pour parler. Ciò che c'è da fare, sarà fatto e basta. Speriamo sinceramente di aver preso una cantonata colossale, sarà un enorme piacere (ed un immenso sollievo) essere smentiti. Cari cittadini, abbiate pazienza e vogliate sopportare (o condividere) i nostri dubbi. Noi non ci fidiamo più di nessuno. I partiti (e i rappresentanti sempre informati dei fatti) hanno sorvolato (o nascosto) problemi gravissimi. Nel frattempo però, a sfogliare le carte di decreti, pareri e sentenze, vien fuori un quadro a dir poco desolante. Roba da Report. A presto.

La Voce del Paese, 9 novembre 2013

sabato 28 settembre 2013

Peppone & don Camillo (ai giorni nostri)

I cittadini sono stufi. Delusi e disillusi. Tutte queste sceneggiate da guardie e ladri. Il tira-e-molla di accuse vuote e inconsistenti.
La misera realtà è davanti ai nostri occhi, carica di nulla. Una amministrazione inconcludente, che litiga e discute da mesi... Intorno a che cosa?
Il sindaco continua a cercare il sedere, oops la figura migliore per la poltrona, scusate, per l'assessore mancante. Si tratta di uno studio certosino, tale da richiedere addirittura la presenza di un Senatore della Repubblica a far da commissario, pacificatore, giudice o croupier. La posta in gioco è sicuramente interessante, per smuovere scranni così elevati. Menti raffinatissime sono concentrate a trovare soluzioni.
I problemi o, più banalmente, gli interrogativi della cittadinanza possono però aspettare. La questione depuratore, la centrale elettrica, la scuola, stazione ferroviaria, verde pubblico, rifiuti e strutture sportive... Che stiamo facendo?
Precedenza alla politica! Precedenza agli accordi e ai compromessi. Sottobanco si studiano strategie che privilegiavano sempre i poteri forti. A Casamassima, è la nostra impressione, si fanno conti che nessuno conosce.  Ci aspettiamo sorprese poco piacevoli.
Bisogna però sistemare prima le poltrone, mettersi tutti comodi, poi c'è da consolare (in qualche maniera) chi è stato sfiduciato.
Lo  sentiamo da mesi: "È tutto a posto, era una bazzecola, ora è tutto chiarito. Tra poco..."
 Politici esperti, si atteggiano a professionisti i personaggi della nostra amministrazione. Affiancati da  una opposizione inesistente.
A noi comuni cittadini tocca assistere a queste infime pagliacciate. Non vediamo nessun risultato positivo. Abbiamo perso le speranze. E siamo convinti che questa giunta continuerà a dondolare così fino alla sua fine naturale ... Senza lo straccio di un risultato positivo.

Ci auguriamo solo che arrivi a termine mandato il prima possibile.



mercoledì 4 settembre 2013

PD(-L) e PD(+L) Vogliono Cambiare la Costituzione Italiana. Gravissimo !!!


EVENTO FACEBOOK QUI

In tutte le piazze italiane e a Casamassima Bari Gazebo informativi per i cittadini. 

Perché questa fretta per il decreto del Dolce Far Nulla? Per approvare, subito dopo, la revisione dell’articolo 138 della Costituzione, prima delle vacanze di agosto e della chiusura dei lavori parlamentari. Gli italiani non sanno nulla dell’articolo 138 e della riforma costituzionale perché non vengono informati. Ma questo è il vero obiettivo di Letta e Berlusconi. L’articolo 138 impone due votazioni delle camere e un referendum confermativo per modificare la Costituzione. E’ la cassaforte che impedisce colpi di mano dei partiti per cambiare la Costituzione a loro piacimento. Eliminata la barriera dell’articolo 138 pdl e pdmenoelle possono far strame della carta costituzionale per blindare il loro regime”.

**************************************
Sabato 7/9/2013 dalle 18.00 alle 20.00
Via Pier Paolo Pasolini, Casamassima, Casamassima, Puglia, 70010

Domenica 8/9/2013 dalle 9.30 alle 12.00
Corso Giuseppe Garibaldi, Casamassima, Casamassima, Puglia, 70010
**************************************

EVENTO FACEBOOK


Contatti:
Movimento Cinque Stelle Casamassima
Email 5stellecasamassima@libero.it
Sito www.http://movimentocasamassima.blogspot.it/p/contatti.html

Michele Amoruso
Gianni Nanna
Francesco Perrelli





venerdì 2 agosto 2013

Berlusconi condannato, e il PD(-L) ?


Riflessioni:

A quale potere era più scomodo Berlusconi?
Come, questo potere poteva eliminare il suo avversario politico?
Forse era proprio il PD(-L) che con il suo rapporto sado-maso ha svuotato l'Italia e continua a farlo ogni giorno ancora adesso?
La magistratura in questo caso, pilotata o influenzata da chissà chi, ha ottenuto il risultato che si chiedeva al PD(-L) da sempre, ossia risolvere il conflitto d'interessi gigantesco unico nel mondo, con il quale in Italia si puo' essere nel governo, nella politica e contemporaneamente influenzare il 70 % dell'informazione con TV e giornali, farsi leggi ad personam per evitare la galera e nascondere le nefandezze delle proprie aziende. 

L'Italia s'impoverisce mentre lui, il cavaliere delle truffe si arricchisce sempre più.

In nessuna nazione moderna e civile del mondo attuale sarebbe permessa una cosa del genere. Abbiamo un governo truffa frutto di un'orgia creata dalla legge Porcellum, anticostituzionale, fatta da partiti politici/aziende che si alimentano con i soldi pubblici in maniera totalmente illegale capovolgendo il risultato del Referendum con il quale si erano aboliti, il tutto con un presidente della repubblica immobile, congelato, assopito, quasi inconsistente.
Una classe politica immonda, sbandata, incompetente, colpevole e truffatrice. Da chi dovremmo prendere esempio?
Siamo un popolo di tifosi della politica, non di persone consapevoli ed informate. 
Siamo complici tutti della deriva socio-morale prima, oltre che politica, della nostra nazione.

Perrelli Francesco M5S Casamassima

giovedì 27 giugno 2013

INTERPELLANZA M5S CASAMASSIMA - PER IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 GIUGNO



Gentilissimo Dott. Carelli,

Chiediamo a Lei, in qualità Presidente del Consiglio,
di riferire nell’ambito del prossimo Consiglio Comunale, una nostra comunicazione, interprete di necessità stringenti, di tipo non primario, dei cittadini di Casamassima:

1) CHIUSURA DEL CENTRO CITTADINO
Chiediamo che venga chiuso al traffico, il tratto stradale che, lasciando libero l’accesso per Acquaviva, parte da Piazza Moro, fino alla fine di Corso Vittorio Emanuele, dov’è situato un cancelletto che permette la chiusura al traffico di tutti i veicoli a motore.
Sulla esperienza relativa alla chiusura dello stesso tratto avvenuta nell’anno 2012, suggeriamo che questa possa essere fatta per i mesi di luglio e agosto, secondo i tempi tecnici necessari.


La chiusura è suggerita come segue:

dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 24,
sabato e domenica dalle ore 18,00 alle  ore 01,00 (per permettere ai vari esercizi commerciali - bar, rosticcerie, pub, e chiunque ne faccia richiesta - di preparare l’allestimento logistico necessario, e senza aggravi fiscali di nessun genere, ma osservando le norme sanitarie previste e sopratutto di buon senso).
Siamo convinti, che una regolamentazione siffatta, permetterà il passeggio e la sosta, delle tante famiglie, che indipendentemente dalle possibilità economiche, scelgono di passare il loro tempo libero nel centro cittadino, lasciando in tutta sicurezza, i propri bambini ai loro divertimenti.




2) CHIUSURA TOTALE, AL TRAFFICO DI VIA ROMA, PER I MESI DI LUGLIO E AGOSTO
(lasciando libera la mattina per le operazioni di carico e scarico)

E UTILIZZO SPAZIO ANTISTANTE PALAZZO MONACELLE PER ATTIVITA’ GIOVANILI
Anche l’anno in corso, non presenta particolari iniziative di attrazione culturale o puramente di aggregazione sociale, per le fasce giovanili di Casamassima.
Non sono né previste, né sono in atto programmi che intendano polarizzare gli interessi, che da questi soggetti, prendono forme, a volte incontrollabili. 

Riteniamo questa, una gravissima mancanza di attenzione istituzionale a tale fascia di età, ma superando la polemica, rivolgiamo a questo Consiglio Comunale, la richiesta di ricorrere, per quanto possibile, a qualche strumento “emergenziale”, che possa attenuare tale mancanza.
Assistiamo quotidianamente ad un ondivagare di adolescenti e giovani, verso destinazioni che non esistono (classici non-luoghi). Per l’occasione, facciamo notare a questo Consiglio che i giardini esistenti,  sono tutti invivibili per diversi motivi, non ultimo quello di fenomeno tipici di bullismo antistorico, che richiede interventi particolari.
I giovani, quindi, adottano ormai come destinazione dove consumare il loro tempo libero, centri commerciali, bar o centri aggregativi, che nulla hanno che fare con la cultura e/o l’aggregazione sociale pura e semplice. Pur, senza nulla togliere alle categorie commerciali citate.
Secondo informazioni casuali, risulta che loro trovano queste destinazioni,  in luoghi poco sicuri, non adeguatamente illuminati e quindi assoggettati a qualunque libero arbitrio o forzature da parte di avventori con pochi scrupoli. Offrire loro uno spazio centrale, servirà da deterrente per qualsiasi attività illecita e soprattutto offrirà loro la possibilità di valorizzare al meglio un posto che più di altri, si offre ell’espletamento di ruolo culturale.  Si tratta di Via Roma e lo spazio antistante il Convento Monacelle.
Riteniamo che lo spazio antistante l’ex convento Monacelle, sia più che adeguato ad ospitare la permanenza dei giovani, atti a passare il loro tempo libero in forme aggregative libere, e talvolta trovano la maniera per convogliare i loro interessi in attività di gruppi (musica, videogames, fotografia,ecc.)
Chiudendo l’intera strada al traffico veicolare, si offre ai cittadini anche di altre età, la possibilità di sostare tranquillamente senza nessun rischio di incidenti, e trovandosi a ridosso del centro storico, avrebbero l’occasione per una passeggiata utile a valorizzare tale ambiente.
Al fine di informare e sostenere questa ipotesi, suggeriamo di ricorrere all’aiuto delle attività commerciali residenti in quel posto per animare  la zona.

Si tratta di due misure racchiuse un una sola, che porterebbero sollievo soprattutto a chi, per motivi diversi, non può mantenere il controllo dei propri figli, e che offrirebbe un modo più comodo ai tanti cittadini, che spesso in estate, afflitti dalla calura del giorno aspetta il momento per ristorarsi al fresco della sera, in un angolo della propria città.

Valutiamo l’intervento necessario e a costo zero, e fortemente apprezzato dalla comunità.



Movimento 5 Stelle - Casamassima

giovedì 30 maggio 2013

DDL - MODIFICHE AL CODICE CIVILE IN MATERIA DI EGUAGLIANZA NELL'ACCESSO AL MATRIMONIO IN FAVORE DELLE COPPIE FORMATE DA PERSONE DELLO STESSO SESSO



SENATO DELLA REPUBBLICA
XVII LEGISLATURA
___________________________
DISEGNO DI LEGGE
d’iniziativa dei Senatori
Orellana, Airola, Battista, Blundo, Lezzi, Montevecchi
___________
MODIFICHE AL CODICE CIVILE IN MATERIA DI EGUAGLIANZA NELL'ACCESSO AL
MATRIMONIO IN FAVORE DELLE COPPIE FORMATE DA PERSONE DELLO STESSO
SESSO
1
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
Onorevoli Senatori! - Il presente disegno di legge intende far propria una
proposta normativa della Rete Lenford, avvocatura per i diritti LGBT, fondata
per rispondere al bisogno di informazione e di diffusione della cultura e del
rispetto dei diritti delle persone omosessuali nel nostro Paese.
Nel 1990 l’Organizzazione mondiale della sanità ha derubricato definitivamente
l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, definendola semplicemente come una
«variante del comportamento umano» (Decisione OMS, 17 maggio 1990). Il
“mutamento di paradigma” derivatone, ha progressivamente indotto gli ordinamenti dei
paesi occidentali a decriminalizzare le condotte omosessuali e a riconoscere i diritti
delle persone omosessuali, declinando la condizione di omosessualità, in ambito
giuridico, in tutela dell’orientamento sessuale, intesa come condizione personale
rispetto alla quale, al pari della razza, del genere, della lingua, dell’orientamento
religioso o delle opinioni politiche, vige il principio di non discriminazione. Così negli
Stati Uniti diverse Corti Supreme si sono richiamate alla pregressa giurisprudenza in
tema di discriminazione razziale per accogliere le eccezioni di incostituzionalità al
divieto di matrimonio e alcune recenti Costituzioni nazionali hanno introdotto
l’orientamento sessuale tra le “condizioni personali” tutelate dall’ordinamento. In molti
Paesi il trend di una maggiore protezione giuridica, realizzata più diffusamente per via
legislativa, è proseguito fino a giungere alla parità di trattamento nel diritto di famiglia,
attraverso l’istituzione di nuove figure quali le registered o civil partnership (Francia,
Germania, Austria, Lussemburgo, Regno Unito, Andorra, Repubblica Ceca, Ungheria,
Irlanda, Slovenia, Svizzera e Lichtenstein), l’apertura del matrimonio alle coppie
formate da persone dello stesso sesso (Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia, Paesi
Bassi, Belgio, Spagna, Islanda, Portogallo), il riconoscimento della genitorialità sociale
(intesa come il rapporto di parentela che si consolida emotivamente e legalmente,
indipendentemente dal vincolo genetico, tra genitore e prole e che consente l’adozione
del partner, consentita in: Danimarca, Belgio, Francia, Germania, Finlandia, Islanda,
Irlanda, Svezia, Spagna, Olanda, Norvegia, Regno Unito), nonché dell’adozione da
parte di coppie dello stesso sesso (Regno Unito, Belgio, Danimarca, Islanda, Olanda,
Andorra, Norvegia, Spagna Svezia), e da parte del/la singolo/a persona omosessuale
(Germania, Francia, Belgio, Estonia, Danimarca, Portogallo, Polonia, Finlandia,
Islanda, Svezia, Spagna, Norvegia, Regno Unito).
Lo stesso accade, fuori dall'Europa, in Sud Africa, in Canada, in sette Stati degli
Stati Uniti d'America e in alcuni degli Stati federati messicani, in Argentina e in Brasile.
Inoltre, l'attuale presidente degli Stati Uniti d'America si è detto favorevole
all'estensione del matrimonio ugualitario all'intera federazione e svariati altri Paesi nel
mondo si muovono nella direzione dell'apertura del matrimonio in senso egualitario, tra
di essi la Francia e la Gran Bretagna. Si tratta, evidentemente, di un processo globale di
sviluppo della civiltà e del diritto, che – ancorché recente e lento- appare inarrestabile.
In Italia il dibattito politico su questi temi è rimasto ancorato a posizioni ideologiche,
che non tengono conto né dell'esperienza, rappresentata da un numero sempre crescente
di persone omosessuali che portano fuori dall'invisibilità giuridica le loro relazioni
affettive, le loro famiglie e i loro figli, né dell’elaborazione giurisprudenziale
intervenuta negli ultimi anni, a livello nazionale e europeo. La vita di coppia è alla base
dell'organizzazione della famiglia che, come ha avuto modo di affermare la Corte
costituzionale nella sentenza n. 138 del 2010, non costituisce una struttura cristallizzata,
ma si modifica di pari passo alle trasformazioni della società, dei costumi e
dell'ordinamento giuridico. La famiglia, così come il matrimonio, costituiscono istituti
2
duttili che pur menzionati nella Costituzione, la sociologia e l'antropologia ci
raccontano mutevoli nel tempo e nello spazio.
Nella società e nel diritto italiano, famiglia e matrimonio sono cambiate
radicalmente nel volgere di pochi decenni, passando attraverso l'affermazione della
competenza statale e non religiosa sul matrimonio, l'uguaglianza giuridica dei coniugi,
la dissolubilità del vincolo, l'eguaglianza giuridica dei figli nati dentro e fuori il
matrimonio, di recente regolata, la protezione contro le violenze domestiche etc.. In
definitiva, il diritto vigente ha dovuto modificarsi radicalmente per adeguare il
matrimonio alle modificazioni nel frattempo determinatesi nella società e nelle relazioni
familiari.
La duttilità umana e sociale della famiglia italiana è confermata anche dai dati
diffusi dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), che descrive modelli e strutture che
sono cambiati e si sono moltiplicati. Sono rilevate, per esempio, le famiglie senza figli,
quelle biparentali e monoparentali, ricostruite, allargate, coniugate oppure di fatto. Si
tratta di modelli familiari non irrilevanti o occasionali, ma che sono ricorrenti e hanno
sovente carattere di stabilità. Nel rapporto 2011 «Come cambiano le forme familiari»
(relativo all'anno 2009), l'ISTAT ha confermato che le nuove forme familiari continuano
a crescere: sono 6.866.000 mila i single non vedovi, i monogenitori non vedovi, le
coppie non coniugate e le famiglie ricostituite coniugate. Vivono in queste famiglie 12
milioni di persone, il 20 per cento della popolazione, dato quasi raddoppiato rispetto al
1998. Nel «Rapporto sulla coesione sociale 2012», lo stesso istituto ha analizzato le
tipologie familiari mostrando che nel 2010 il 28,4 per cento delle famiglie è
rappresentato da persone sole, con una incidenza percentuale in continua crescita.
Subisce una flessione, invece, l'incidenza delle coppie con figli, passando dal 62,4 per
cento del 1995 al 55,3 per cento del 2010, a cui corrisponde un andamento crescente
della percentuale delle coppie senza figli e dei monogenitori. Il numero di matrimoni
celebrati continua a diminuire (16 mila in meno nel 2009 e quasi 13 mila in meno in
ciascuno degli anni precedenti nel 2010 e nel 2011), mentre crescono i matrimoni
celebrati con rito civile, i quali rappresentano quasi il 40 per cento del totale nel 2011
(80 mila, contro i 124 mila religiosi), triplicati rispetto al 1980. Crescono anche le
coppie di fatto, arrivate a 972.000 nel biennio 201-2011 (quasi il 6,5 per cento sul totale
delle coppie). In tale contesto, l'espressione «famiglia» deve essere declinata al plurale
per essere rappresentativa della realtà.
Nel quadro statistico che si è illustrato le famiglie formate da persone nello
stesso sesso non sono per nulla prese in considerazione. Esse non furono rilevate dal
censimento del 2001, perché ritenute non conferenti per le finalità della raccolta e
perché -si disse- sarebbe mancata, nel regolamento di esecuzione del censimento,
un'autorizzazione ad hoc per il trattamento di dati ritenuti sensibili. Nel corso del
censimento 2011, invece, i dati relativi alle coppie same sex sono stati finalmente
censiti, nonostante un intervento del Garante per la protezione dei dati personali abbia
impedito che nel questionario ci fosse un esplicito riferimento alla convivenza in coppia
formata da persone dello stesso sesso. Di questa prima rilevazione ancora non si
conoscono i risultati, ma è probabile che non restituisca il numero reale delle famiglie
omosessuali residenti in Italia, dal momento che esse vivono ancora fortemente un
problema di visibilità legato alla percezione dello stigma sociale. Tuttavia, quale che sia
il numero, si tratterà di un dato utilissimo. Negli Stati Uniti d'America, ad esempio, è
successo che durante il primo censimento (2000) che ha rilevato le famiglie costituite da
persone dello stesso sesso, si siano dichiarate solo la metà delle famiglie che si è
dichiarato nel censimento successivo. Quest'ultimo (2010) ha rilevato circa 650.000
3
coppie (il 51 per cento formato da due donne, il 49 per cento da due uomini); di queste
coppie 131.729 hanno dichiarato di essere sposate e 115.064 di avere figli minorenni.
Tutte insieme rappresentano solo lo 0,5 per cento della popolazione, ma è un dato di
estrema rilevanza. Esso testimonia con certezza l’esistenza di famiglie costituite da una
minoranza sociale, verso la quale la maggioranza ha il dovere e la necessità di attivarsi
per realizzare parità di diritti personali e familiari. Anche la prima ricerca statistica mai
condotta in Italia sulla popolazione omosessuale (ISTAT 2012) ha fatto emergere che
circa un milione di persone dichiara di essere lesbica, gay o bisessuale (circa il 2,4 per
cento della popolazione residente), mentre il 15,6 per cento non ha fornito nessuna
risposta al quesito sull'orientamento sessuale. Come rilevato dall'ISTAT, si può
ragionevolmente arguire che il numero della popolazione omosessuale e bisessuale
italiana sia significativamente più alto rispetto al milione di persone che ha voluto
dichiarare di esserlo. Tra gli altri dati è emerso che il 61,3 per cento dei cittadini tra i 18
e i 74 anni di età ritiene che in Italia gli omosessuali sono molto o abbastanza
discriminati e il 43,9 per cento è d'accordo con l'affermazione che è giusto che
una coppia omosessuale si sposi se lo desidera.
Oggi in Italia il mancato accesso al matrimonio costringe molte coppie
omosessuali, che rappresentano una realtà di fatto senza alcuna regolamentazione
giuridica, a recarsi all’estero per potersi sposare. La presente proposta di legge intende
superare tale stato di cose, rendendo il matrimonio accessibile anche alle coppie formate
da persone dello stesso sesso, nel solco di una mutata coscienza sociale e, soprattutto,
dei principi della Costituzione, che affermano l'uguaglianza e la pari dignità delle
persone, il divieto di discriminazione, la promozione e la tutela dei diritti fondamentali
della persona in tutte le formazioni sociali in cui svolge la sua personalità. Invero,
l'elaborazione giurisprudenziale della Corte costituzionale ha ricondotto la famiglia
omosessuale tra le formazioni sociali riconosciute e garantite dall'articolo 2 della
Costituzione riconoscendo che «l'unione omosessuale, intesa come stabile convivenza
tra due persone dello stesso sesso», ha «il diritto fondamentale di vivere liberamente una
condizione di coppia, ottenendone il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e
doveri», specificando che il Parlamento deve «individuare le forme di garanzia e di
riconoscimento per le unioni suddette» (sentenza n. 138 del 2010). La Corte ha indicato
al Parlamento la possibilità di optare nella scelta della regolamentazione tra l'apertura
del matrimonio o l'introduzione di una diversa regolamentazione, aggiungendo inoltre
che è possibile riscontrare la necessità di un trattamento omogeneo tra la condizione
della coppia coniugata e quella della coppia omosessuale, in relazione ad ipotesi
particolari, anche in assenza di un intervento legislativo, mediante un controllo di
ragionevolezza riservato ai giudici. Fino ad oggi, però, il Parlamento non ha raccolto
l'invito proveniente dalla Corte costituzionale, cosicché nell'attuale quadro normativo,
mentre alle famiglie formate da un uomo e da una donna è consentita la scelta tra
l'accesso al matrimonio e la possibilità di rimanere una realtà di fatto, alle famiglie
formate da due uomini o da due donne non è consentito optare nessuna scelta. È
importante sottolineare che questa diversità di trattamento giuridico è stabilita
unicamente in base ad una caratteristica personale, qual è l'orientamento sessuale, che
l'articolo 3 della Costituzione impedisce di prendere come elemento di discriminazione
normativa tra le persone. Pertanto, in ambito familiare, la legge continua a dare
rilevanza e dignità sociali unicamente all'orientamento eterosessuale e non a quello
omosessuale. Questo è un pregiudizio antico non più tollerabile da parte dello Stato e
che la presente proposta di legge intende rimuovere consentendo l'accesso al
matrimonio civile alle persone omosessuali. Non operare questa apertura avrebbe il
significato di tollerare il pregiudizio e la discriminazione in relazione ad un diritto,
4
quello di sposarsi, che la Costituzione e le convenzioni internazionali inseriscono tra
quelli fondamentali.
La libertà di contrarre matrimonio costituisce un diritto fondamentale della
persona nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 10 dicembre 1948
(articolo 16), nella Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà
fondamentali firmata a Roma il 4 novembre 1950, resa esecutiva dalla legge n. 848 del
1955 (articolo 12) e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea del 12
dicembre 2009 (articolo 9). In particolare, la Corte europea dei diritti dell'uomo
(CEDU), nella sentenza del 24 giugno 2010 Shark and Kopf contro Austria, successiva
alla sentenza della Corte costituzionale, ha considerato «artificiale sostenere l'opinione
che, a differenza di una coppia eterosessuale, una coppia omosessuale non possa godere
della “vita familiare” ai fini dell'articolo 8» della Convenzione europea dei diritti
dell'uomo e che «conseguentemente la relazione dei ricorrenti, una coppia omosessuale
convivente con una stabile relazione di fatto, rientra nella nozione di “vita familiare”,
proprio come vi rientrerebbe la relazione di una coppia eterosessuale nella stessa
situazione». La Corte ha anche compiuto un revirement interpretativo dell'articolo 12
della Convenzione dichiarando che esso potrà essere considerato – alla luce dell'articolo
9 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea – come fonte di protezione del
matrimonio tra persone dello stesso sesso.
La stessa Corte di cassazione, nella sentenza n. 4184 del 15 marzo 2012,
riprendendo i contenuti delle già richiamate sentenze della Corte costituzionale e della
CEDU, ha concluso che il matrimonio contratto all'estero tra due persone dello stesso
sesso non è inesistente per il nostro ordinamento, come invece fino ad allora è stato
creduto, ma è incapace di produrre effetti in Italia, a causa dell'assenza di una disciplina
matrimoniale posta dal nostro legislatore a favore delle coppie omosessuali. Tuttavia,
secondo la Cassazione, «I componenti della coppia omosessuale, conviventi in stabile
relazione di fatto», se in assenza di una legislazione italiana «non possono far valere né
il
diritto a contrarre matrimonio né il diritto alla trascrizione del matrimonio contratto
all'estero, tuttavia – a prescindere dall'intervento del legislatore in materia –, quali
titolari del diritto alla “vita familiare” e nell'esercizio del diritto inviolabile di vivere
liberamente una condizione di coppia e del diritto alla tutela giurisdizionale di
specifiche situazioni, segnatamente alla tutela di altri diritti fondamentali, possono adire
i giudici comuni per far valere, in presenza appunto di “specifiche situazioni”, il diritto
ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata»
(punto 4.2 della sentenza). Nella situazione attuale, la giurisprudenza, interpretando il
diritto vigente, ha riconosciuto alle persone gay e lesbiche, alle loro famiglie e ai loro
figli la dignità e la rilevanza sociale che gli competono, ricavandole dalla Costituzione e
dalla Convenzione europea per i diritti umani. La presente legge, consentendo alle
coppie omosessuali di contrarre matrimonio, si pone come chiave di volta di una
fioritura giuridica a favore dei diritti di una minoranza. Peraltro, il matrimonio
egualitario non reca alcun pregiudizio alle famiglie eterosessuali fondate sul
matrimonio, ma paradossalmente si rivela una scelta tanto innovativa quanto
conservatrice che rafforza l'istituto matrimoniale, come strumento in grado di
promuovere l'uguaglianza e la valorizzazione della persona, come è stato in passato
quando si è affermata la libertà di scelta del coniuge, la parità tra i coniugi o quando è
stato eliminato il divieto di celebrare matrimoni interrazziali.
5
In assenza di esigenze di salvaguardia di valori costituzionali contro cui girebbe il
matrimonio egualitario, non è possibile ammettere un limite al diritto di contrarre
matrimonio da parte delle persone omosessuali.
Non è di poca rilevanza costituzionale, inoltre, l'esigenza di assicurare ai figli
nati all'interno di famiglie formate da due persone dello sesso, la possibilità che
entrambi i suoi genitori siano riconosciuti come tale, per legge, e non solo quello
biologico, con i rischi a cui andrebbe incontro se quest'ultimo venisse a mancare. A tal
proposito, diverse ricerche condotte in Italia hanno provato che un numero niente affatto
trascurabile di persone gay e lesbiche sono anche padri o madri: sarebbero circa il 20
per cento. Ci sono famiglie con una o due madri lesbiche o uno o due padri gay, a
seconda che la genitorialità sia frutto di un progetto di filiazione della coppia oppure che
il minore sia accolto dalla coppia dopo una separazione eterosessuale di uno dei due
partner. La capacità genitoriale delle persone omosessuali è stata più volte attestata
dalla giurisprudenza italiana. Il tribunale di Napoli ha affermato: «Nella separazione
personale la condizione omosessuale di un coniuge, come le relazioni omosessuali da
queste intraprese, sono di per sé irrilevanti, quanto alla valutazione dell'idoneità
genitoriale del coniuge stesso, e alle determinazioni circa l'affidamento dei figli minori»
(sentenza del 28 giugno 2006, confermata dalla Corte d'appello di Napoli, 11 aprile
2007, riconfermata dalla Cassazione civile, sezione I, 18 giugno 2008, n. 16593). Nello
stesso modo si sono espressi i tribunali di Bologna, di Catanzaro, di Firenze ed altri
(tribunale di Bologna, decreto del 7 luglio 2008; tribunale per i minorenni di Catanzaro,
obiter dictum al decreto del 27 maggio 2008; tribunale di Firenze, decreto del 10-30
aprile 2009). Questo orientamento consolidato è stato confermato ulteriormente dalla
Corte di Cassazione nella sentenza n. 601 del 2013, la quale ha ritenuto che
l'affermazione dell'eventuale dannosità della crescita di un minore all'interno di un
nucleo familiare omosessuale deve essere provata, altrimenti si risolve in un
pregiudizio (“non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza, bensì il mero
pregiudizio che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in
una famiglia incentrata su una coppia omosessuale”).
Anche le Corti internazionali hanno condannato il mancato riconoscimento della
capacità genitoriale alle persone omosessuali. Nella sentenza del 21 dicembre 1999,
caso Salgueiro da Silva Mouta v. Portogallo, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha
condannato il Portogallo per aver negato a un padre la possibilità di educare sua figlia
unicamente perché omosessuale. La stessa Corte, nella sentenza del 22 gennaio 2008, ha
condannato la Francia per non aver ammesso all'adozione una donna single perché
lesbica. Secondo la Corte si è trattato di un trattamento discriminatorio dal momento che
in Francia i single possono adottare. Le preoccupazioni che in genere vengono espresse
rispetto ai figli riguardano la paura che i genitori omosessuali possano condizionarne
l'orientamento sessuale, il timore che possano avere una maggiore predisposizione a
disturbi comportamentali o mentali, o che possano avere maggiori difficoltà nelle
relazioni sociali a causa dello stigma che colpisce le loro famiglie. Si tratta di timori e
paure che non hanno basi empiriche, dal momento che tutte le ricerche condotte a
livello internazionale sui figli cresciuti in famiglie omogenitoriali hanno sempre
accertato che non esistono differenze significative tra loro e i figli cresciuti da coppie
eterosessuali e che non vi sono dubbi che l'orientamento sessuale dei genitori non incide
negativamente sullo sviluppo psico-fisico dei minori, condizionato invece dalla crescita
in un ambiente sano e solidale. Numerosi studi condotti dall'American Psychological
Association, American Psychiatric Association, American Academy of Pediatrics, e altri
gruppi non hanno evidenziato alcuna differenza, neppure minima, negli effetti
6
dell'omogenitorialità rispetto alla genitorialità eterosessuale. L'American Psychological
Association nel Luglio 2004 ha dichiarato che non esiste alcuna prova scientifica che
l'essere dei buoni genitori sia connesso all'orientamento sessuale dei genitori medesimi:
genitori dello stesso sesso hanno la stessa probabilità di quelli eterosessuali di fornire ai
loro figli un ambiente di crescita sano e favorevole. La ricerca ha dimostrato che la
stabilità, lo sviluppo e la salute psicologica dei bambini non ha collegamento con
l'orientamento sessuale dei genitori, e che i bambini allevati da coppie gay e lesbiche
hanno la stessa probabilità di crescere bene quanto quelli allevati da coppie
eterosessuali.
In questi termini si è espressa, nel 2005, anche l'Organizzazione degli psichiatri
americani (APA) che ha approvato un documento a favore dell'estensione del
matrimonio civile alle coppie omosessuali. L'omogenitorialità viene supportata anche
dal Child Welfare League of America, dal National Association of Social Workers, dal
North American Council on Adoptable Children, dall'American Academy of Pediatrics e
dall'American Academy of Family Physicians. Analogamente, una relazione fatta dal
Department of Justice (Canada) sullo Sviluppo delle abilità sociali dei bambini
attraverso i vari tipi di famiglia del Luglio 2006 e rilasciata successivamente dal
Governo Canadese nel Maggio 2006, ha dichiarato che “la gran parte degli studi
mostrano che i bambini che vivono con 2 madri e i bambini che vivono con un padre ed
una madre hanno lo stesso livello di competenza sociale. Pochi studi suggeriscono che i
bambini con madri lesbiche potrebbe avere una migliore competenza sociale, ancora
meno studi dimostrano l'opposto, ma la maggior parte degli studi fallisce nel trovare
qualsiasi differenza. Anche le ricerche condotte su bambini con due padri supportano
queste conclusioni”. Inoltre uno studio dell'American Civil Liberties Union sostiene che
la maggior parte degli studi comparati sociologici indicano che i bambini cresciuti in
famiglie omogenitoriali sono "relativamente normali". Quando si compara questi
bambini con quelli di genitori eterosessuali, non si nota alcuna differenza "nelle
valutazioni di popolarità, nell'adeguamento sociale, nei comportamenti di ruoli di
genere, identità di genere, intelligenza, coscienza di sé, problemi emotivi, propensione
al matrimonio e alla genitorialità, sviluppo morale, indipendenza, nelle funzioni del sé,
nelle relazioni con gli oggetti o autostima".
Le paure, purtroppo, sono determinate solo da stereotipi culturali, rafforzati da
ignoranza o da posizioni ideologiche, che vedono le persone omosessuali come
predatori e potenzialmente dannosi per i bambini. Con la presente legge
l'omogenitorialità e i figli di persone omosessuali trovano finalmente una
regolamentazione, a beneficio loro e dell'intera società.
L'articolo 1 stabilisce che il matrimonio può essere contratto tra due persone di
sesso diverso o dello stesso sesso, introducendo il principio che il matrimonio è
egualitario, nei requisiti e negli effetti, indipendentemente dal sesso delle persone che lo
contraggono. Simbolicamente, questo principio viene inserito all'articolo 91 del Codice
civile che originariamente conteneva il divieto di contrarre matrimonio tra 'razze' e
nazionalità diverse, rifacendosi a leggi speciali in vigore fino al 1944. In base ad esse,
infatti, veniva proibito «il matrimonio del cittadino italiano di razza ariana con persona
appartenente ad altra razza» e, se celebrato, lo si dichiarava nullo. Invece, il matrimonio
del cittadino italiano con persona di nazionalità straniera veniva subordinato al
preventivo consenso del Ministero per l'interno, prevedendo, in caso di violazione della
disposizione, la pena dell'arresto fino a tre mesi e l'ammenda fino a lire diecimila.
7
L'articolo 2 modifica alcune disposizioni dei codici civile e di procedura civile,
al fine di adeguarle al principio del matrimonio egualitario, sostituendo il riferimento al
marito e moglie, dove ricorre, con quello di «coniuge», al singolare o al plurale, parola
già utilizzata in numerose disposizioni dei predetti codici. Da un punto di vista più
sostanziale, l'articolo 2 modifica la disciplina del cognome dei coniugi e dei loro figli. Il
comma 1 e il comma 2 sostituiscono le parole «in marito e in moglie» con «come
coniugi» negli articoli 107, primo comma e 108, primo comma, che disciplinano,
rispettivamente, la forma del matrimonio e l'inopponibilità di termini e condizioni alla
dichiarazione degli sposi di prendersi come coniugi. Nell'articolo 108, inoltre, l'avverbio
«rispettivamente» è sostituito con «reciprocamente». Il comma 3 modifica l'articolo 143
che disciplina i diritti e doveri reciproci dei coniugi, sostituendo al comma 1
dell'articolo le parole «il marito e la moglie» con «i coniugi, indipendentemente dal
sesso,». Il comma 4 sostituisce l'articolo 143-bis che attualmente disciplina il regime del
cognome della moglie. Il nuovo articolo disciplina il regime del cognome dei coniugi,
ciascuno dei quali può aggiungere al proprio quello dell'altro e lo conserva durante lo
stato vedovile, fino a che passi a nuove nozze. La nuova formulazione dell'articolo
realizza anche un tratto di maggiore eguaglianza nel matrimonio tra donna e uomo, che
ancora oggi impone alla sola donna di aggiungere al proprio il cognome del marito,
retaggio di una società maschilista. Il comma 5 sostituisce il comma 156-bis che
attualmente disciplina la possibilità di inibire alla moglie l'uso del cognome del marito
nel corso della separazione. In base alla nuova formulazione, il giudice può vietare a
ciascun coniuge l'uso del cognome dell'altro, oppure autorizzarli a non utilizzarlo,
quando – in entrambi i casi- da tale uso possa derivare un grave pregiudizio ad uno di
essi. Il comma 6 modifica la disciplina in materia di cognome dei figli, fatta salva la
diversa disciplina prevista in caso di adozione di persone maggiorenni. Superando una
impostazione maschilista e patriarcale, come già ricordato dalla Corte costituzionale, ai
figli vengono trasmessi i cognomi di entrambi i genitori, nell'ordine che i genitori
stabilisco. L'ordine stabilito per il primo figlio sarà conservato anche per i successivi. Si
dispone, altresì, che i figli, quando a loro volta diventeranno genitori, trasmetteranno
alla prole solo il loro primo cognome, in modo da garantire che i cognomi di una
persona siano sempre due e non più. Il commi 7 e 8 intervengono in materia di adozione
di persona maggiorenne, sostituendo negli articoli 294 e 299 il riferimento a marito e
moglie con quello di coniugi. Il comma 9 interviene sul codice di procedura civile, in
materia di astensione del giudice, sostituendo all'articolo 51, primo comma, numeri 2) e
3), il riferimento alla moglie con quello di coniuge.
L'articolo 3 disciplina la filiazione tra persone dello stesso sesso, favorendo
l'interesse del minore ad avere entrambi i genitori e la genitorialità delle persone
omosessuali. Il comma 1 aggiunge al Titolo VII del primo Libro del Codice civile, il
Capo I-bis, composto dal solo articolo 249-bis, che disciplina la filiazione tra persone
dello stesso sesso coniugate. L'articolo dispone che il coniuge dello stesso sesso è
considerato genitore del figlio dell'altro coniuge fin dal momento del concepimento in
costanza di matrimonio, anche quando il concepimento avviene mediante il ricorso a
tecniche di riproduzione medicalmente assistita, inclusa la maternità surrogata. Il
comma 2 consente di risolvere il problema dei numerosi figli già nati facendo ricorso a
tecniche di riproduzione medicalmente assistita da parte di coppie di persone dello
stesso sesso coniugate prima dell'entrata in vigore della presente legge. Attualmente, la
legge considera che tali figli abbiano solo il genitore biologico, mentre non viene
riconosciuta nessuna relazione giuridica parentale con la persona coniugata al genitore
naturale. La disposizione tutela l'interesse del figlio ad avere entrambi i genitori e di far
8
salva la scelta di genitorialità condivisa da parte dei coniugi. Il comma 3 è una
disposizione transitoria che consente di ovviare alla disparità di trattamento che si
produrrebbe nel caso di figli già nati facendo ricorso a tecniche di riproduzione
medicalmente assistita da parte di coppie di persone dello stesso sesso che non abbiano
contratto matrimonio prima dell'entrata in vigore della presente legge. Prevede che,
analogamente a quanto previsto dal comma 2 il figlio concepito nell’ambito del rapporto
di coppia possa essere riconosciuto come figlio dal partner del genitore biologico,
qualora il genitore biologico e il partner contraggano matrimonio entro 18 mesi
dall'entrata in vigore della presente legge. Infine, stante la permanenza in vigore della
legge n. 40 del 2004, in materia di procreazione medicalmente assistita nei casi di
sterilità o infertilità umana, il comma 4 dispone alcune modifiche per consentire
l'accesso ad esse, anche in Italia, da parte delle coppie dello stesso sesso e operare un
coordinamento. In particolare, l'articolo 3, comma 4, dispone l'abrogazione delle parti
della legge 40 che dispongono il divieto di accesso alle tecniche di procreazione
assistita da parte delle coppie dello stesso sesso e il divieto di ricorso a tecniche di tipo
eterologo. Inoltre, per consentire anche il ricorso alla maternità surrogata, si abroga il
divieto di dichiarare la volontà di non essere nominata, imposto alla donna che faccia
nascere un figlio a seguito dell'applicazione di tecniche di procreazione medicalmente
assistita.
L'articolo 4 contiene le disposizioni finali. Il comma 1 contiene una disposizione
generale con la quale si precisa che tutte le disposizioni in materia di matrimonio e
adozione, dovunque ricorrano, si applicano indipendentemente dal sesso dei coniugi,
tranne che non sia previsto diversamente in maniera espressa. Il comma 2 contiene
un'ulteriore disposizione generale con la quale si precisa che le parole marito e moglie,
dovunque ricorrano, sono da intendersi riferite ai coniugi, senza distinzione di sesso, ad
eccezione di quelle disposizioni espressamente introdotte per eliminare la disparità di
trattamento tra uomo e donna. Il comma 3 dispone che le amministrazioni dello Stato
procedano a modificare le espressioni marito e moglie in «coniuge» o «coniugi»
dovunque ricorrano nella modulistica, nei certificati e nei siti web. Infine, il comma 4
dispone che i matrimoni già contratti all'estero tra persone dello stesso sesso possono
essere trascritti in Italia, con efficacia dal momento della loro celebrazione.
9
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1
(Matrimonio egualitario)
1. Dopo l'articolo 90 del codice civile è inserito il seguente: «Art. 91. – (Matrimonio
egualitario). – Il matrimonio può essere contratto da persone di sesso diverso o dello
stesso sesso con i medesimi requisiti ed effetti».
Art. 2
(Modifiche al Codice civile e al Codice di procedura civile)
1. All'articolo 107, primo comma del codice civile, le parole: «in marito e in moglie»
sono sostituite dalle seguenti: «come coniugi».
2. All'articolo 108, primo comma, del codice civile, le parole: «rispettivamente in marito
e in moglie» sono sostituite dalle seguenti: «reciprocamente come coniugi».
3. All'articolo 143, primo comma, del codice civile, le parole: «il marito e la moglie»
sono sostituite dalle seguenti: «i coniugi, indipendentemente dal sesso,».
4. L'articolo 143-bis del codice civile è sostituito dal seguente: «Art. 143-bis. –
(Cognome dei coniugi). – Ciascuno dei coniugi può aggiungere al proprio cognome
quello dell'altro e lo conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi a nuove
nozze.».
5. L'articolo 156-bis del codice civile è sostituito dal seguente: «Art. 156-bis. –
(Cognome dei coniugi). – Il giudice può vietare a un coniuge l'uso del cognome
dell'altro, quando tale uso sia a lui gravemente pregiudizievole, e può parimenti
autorizzare un coniuge a non utilizzare il cognome dell'altro, qualora dall'uso possa
derivargli grave pregiudizio».
6. Fatto salvo quanto disposto dall'articolo 299, i figli, anche adottivi, assumono il
cognome di entrambi i genitori nell'ordine dagli stessi stabilito, ma trasmettono ai propri
figli solo il primo dei loro cognomi. L'ordine dei cognomi stabilito per il primo figlio
viene mantenuto anche per i successivi.
7. All'articolo 294, secondo comma, del codice civile, le parole: «marito e moglie» sono
sostituite dalle seguenti: «coniugi».
8. All'articolo 299 del codice civile sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al terzo comma, le parole: «del marito» sono sostituite dalle seguenti: «dei coniugi»;
b) il quarto comma è sostituito dal seguente: «Se l'adozione è compiuta da uno dei
coniugi, l'adottato, che non sia figlio dell'altro coniuge, assume il solo cognome della
famiglia del coniuge adottante».
9. All'articolo 51, primo comma, numeri 2) e 3), del codice di procedura civile, le
parole: «o la moglie» sono sostituite dalle seguenti: «o il coniuge».
Art. 3
(Della filiazione tra persone dello stesso sesso)
1. Dopo il capo I del titolo VII del libro primo del codice civile è inserito il seguente:
«Capo I-bis. DELLA FILIAZIONE NELLE COPPIE FORMATE DA PERSONE
DELLO STESSO SESSO.
Art. 249-bis. – (Della filiazione tra persone dello stesso sesso coniugate). – Il coniuge
dello stesso sesso è considerato genitore del figlio dell'altro coniuge fin dal momento
del concepimento in costanza di matrimonio, anche quando il concepimento avviene
10
mediante il ricorso a tecniche di riproduzione medicalmente assistita, inclusa la
maternità surrogata.».
2. Il genitore che abbia fatto ricorso a tecniche di riproduzione medicalmente assistita e
che al momento dell'entrata in vigore della presente legge risulti aver contratto
matrimonio all'estero con persona dello stesso sesso, può dichiarare all'ufficiale di Stato
civile, che il coniuge è l'altro genitore del figlio, qualora il matrimonio era già stato
celebrato al momento del concepimento del figlio. La dichiarazione può essere fatta,
nell'interesse del figlio ad avere entrambi i genitori, dallo stesso figlio, qualora
maggiorenne, o dal tutore o da un curatore speciale, nominato dal giudice, o da parte
dello stesso coniuge del genitore. Nei casi di cui al periodo precedente, prima di
procedere alla rettificazione dell'atto di nascita, viene data notizia al genitore.
3. Il figlio della persona celibe o nubile, in coppia con altra dello stesso sesso, concepito
con il ricorso a tecniche di riproduzione medicalmente assistita, può essere riconosciuto
come figlio dal partner del genitore biologico, qualora ricorrano i seguenti presupposti:
a) il figlio sia stato concepito prima dell'entrate in vigore della presente legge;
b) il rapporto di coppia sussisteva al momento del concepimento;
c) il genitore biologico e il partner contraggano matrimonio entro 18 mesi dall'entrata in
vigore della presente legge.
4. Nei casi di cui al comma 3, si applicano le disposizioni del Codice civile in materia di
riconoscimento dei figli nati fuori del matrimonio.
5. Dalla data di entrata in vigore della presente legge sono abrogati gli articoli 4, comma
3, 5, comma 1, limitatamente alle parole «di sesso diverso», 9, comma 2, nonché commi
1 e 3, limitatamente alle parole «in violazione del divieto di cui all'articolo 4, comma
3», 12, commi 1 e 2, limitatamente alle parole «composte da soggetti dello stesso sesso»
della legge 19 febbraio 2004, n. 40.
Art. 4
(Disposizioni finali)
1. Le disposizioni in materia di matrimonio e di adozione, dovunque contenute in leggi,
decreti e regolamenti, si applicano indipendentemente dal sesso dei coniugi, ove non
diversamente stabilito.
2. Fatto salvo quanto disposto dalle disposizioni di cui all'articolo 2, le parole marito e
moglie, dovunque ricorrano nelle leggi, decreti e regolamenti, si intendono riferite ai
coniugi, senza distinzione di sesso, ad esclusione delle disposizioni che dispongono la
parità di trattamento tra uomo e donna.
3. Le amministrazioni dello Stato procedono a modificare le espressioni marito e moglie
in «coniuge» o «coniugi» dovunque ricorrano in atti, certificati, modulistica e siti web.
4. Possono essere trascritti in Italia i matrimoni contratti all'estero tra persone dello
stesso sesso, anche se celebrati prima dell'entrata in vigore della presente legge. Gli
effetti di questi ultimi, sono fatti salvi dal momento della celebrazione.
11

Foto Gallery M5S Casamassima

Primo Piano

Etichette

#trasparenzaday #chivipaga (1) 2013 (1) 2015 (1) 4 novembre (2) 5 stelle (2) agora (1) agorà (2) agora casamassima (4) amministrative casamassima (2) amministrative casamassima 2015 (1) aroba5 (1) assessore (1) attività parlamentari (1) attività parlamento (1) baratto (1) bari (3) befana (1) bene comune (3) beppe grillo (2) beppe grillo casamassima (2) berlusconi condannato (1) bersani (1) birardi (4) caduta amministrazione (1) campagna elettorale casamassima 2015 (1) candidati (1) carbone (1) casa della salute (1) casamassima (29) casamassima movimento (3) casamassima politica (2) centrale (2) centro (2) chiusura traffico (1) costituzione (1) costituzione italiana (1) covent garden (3) ddl matrimoni (1) de Tommaso (1) destra (1) diffamazione (1) dimissioni (1) direttore (1) dittatura PD (1) Ecomostro (2) elezioni (2) elezioni 2013 movimento 5 stelle casamassima bari (2) elezioni 2015 (1) elezioni casamassima (1) elezioni casamassima 2015 (1) elezioni europee 2014 (1) epifania (1) Euro € inganno economia crisi mmt (2) europa 2014 (1) europee (2) europee 2014 (3) fascismo PD (1) gazebo (1) gazebo informativo (4) giustifichi (1) grillo (2) immondizia (1) informazione (1) ioStoCoiCittadini (1) Lama (1) lettera (1) M5S (5) m5s casamassima (1) maggioranza (1) matrimoni omosessuali (1) mercatino (1) movimento (11) movimento 5 stelle (8) movimento 5 stelle casamassima (6) movimento casamassima (7) movimento casamassima 5 stelle (1) movimento parlamento (1) nucleare (1) onorevole (1) palme (1) partecipazione (1) pd (1) pdl (1) perrelli francesco (2) petizione (1) Pignataro (1) politica (4) politica movimento (1) politiche 2013 (1) poltrone (1) ponte auchan (1) querela (1) raccolta differenziata (2) referendum 17 aprile (1) Referendum 2016 (1) referendum petrolio (1) referendum trivelle (1) rifiuti (1) rifiuti zero (3) riunione (1) san Giorgio (1) scrutatori (1) scuola (2) senato elettivo (1) sicurezza stradale (1) sindaco (2) sinistra (1) sondaggio traffico questionario (1) sorteggio (1) stazione (1) stazione raccolta (1) stelle (2) traffico casamassima (1) tutti a casa (1) vinciamonoi casamassima (1)